Cos’è il Reddito di cittadinanza?
È una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si concretizza in un sostegno economico a integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale.
La nuova durata del Reddito di Cittadinanza 2023 prevede, a partire dal 1° gennaio 2023, che lo stesso venga corrisposto nel limite massimo di 7 mensilità.
Questa modifica non riguarda però:
- i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità;
- i nuclei familiari con componenti minorenni o persone con almeno sessant’anni di età;
per i quali il Reddito di Cittadinanza è concesso per un periodo massimo di 18 mesi.
Cos’è la Pensione di cittadinanza?
È una misura di contrasto alla povertà rivolta a famiglie composte esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, che si concretizza in un sostegno economico ad integrazione del reddito familiare.
La Pensione di cittadinanza può essere concessa anche nei casi in cui il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini ISEE (allegato 3 al regolamento ISEE, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.)
I requisiti di accesso e le regole del beneficio economico sono le stesse del Reddito di cittadinanza, salvo dove diversamente specificato.
La domanda può essere presentata attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it , entrando nella sezione “richiedi o accedi” con SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale).
In alternativa, puoi rivolgerti agli Uffici postali abilitati al servizio o ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF), che abbiano stipulato una convenzione con l'INPS o agli Istituti di Patronato o direttamente sul sito dell'INPS con SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNC). Per presentare la domanda devi essere in possesso di un ISEE in corso di validità.
- essere cittadini italiani, comunitari (o loro familiari titolari di diritto di soggiorno) o lungo soggiornanti, apolidi in possesso di analogo titolo di soggiorno, titolari di permesso di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria) e aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
- avere un ISEE inferiore a 9.360 euro; un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30mila euro;
- un patrimonio finanziario non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila per la coppia e 6 mila per i single), incrementato di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità, di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza e di mille euro per ogni figlio successivo al secondo;
- un valore del reddito familiare inferiore a 6mila euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (vedi esempi in tabella). Tale soglia è aumentata a euro 7.560 ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360.
La scala di equivalenza è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementata di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1; mentre nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, fino ad un massimo di 2,2. La condizione di disabilità grave o di non autosufficienza non dà diritto, di per sé, ad alcun incremento della scala di equivalenza.
Tabella: requisito del reddito familiare per il Reddito di cittadinanza
Composizione nucleo familiare | Scala di equivalenza | Valore del reddito familiare |
1 adulto | 1 | 6.000,00 € |
1 adulto e 1 minore | 1,2 | 7.200,00 € |
2 adulti | 1,4 | 8.400,00 € |
2 adulti e 1 minore | 1,6 | 9.600,00 € |
2 adulti e 2 minori | 1,8 | 10.800,00 € |
2 adulti e 3 minori | 2 | 12.000,00 € |
3 adulti e 2 minori | 2,1 | 12.600,00 € |
4 adulti di cui uno disabile grave | 2,2 | 13.200,00 € |
Il parametro della scala di equivalenza non tiene conto degli eventuali componenti del nucleo familiare che si trovano in stato detentivo, ovvero sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica, oppure sottoposti a misura cautelare o condannati per alcune tipologie di delitti.
Infine, i componenti del nucleo familiare disoccupati a seguito di dimissioni volontarie, non possono essere beneficiari nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni. Fanno eccezione le dimissioni per giusta causa.
Se sei maggiorenne, non sei occupato e non frequenti un regolare corso di studi devi convalidare immediata disponibilità al lavoro e partecipare a un percorso personalizzato per l’inserimento lavorativo (sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato). Lo stesso devono fare tutti i componenti della tua famiglia che abbiano gli stessi requisiti.
A decorrere dal 1° gennaio 2023, i soggetti occupabili (dai 18 ai 59 anni):
- devono essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale In caso di mancata frequenza al programma assegnato il nucleo del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione;
- per i beneficiari compresi nella fascia di età dai 18 ai 29 anni che non hanno adempiuto all'obbligo scolastico, l'erogazione del Reddito è subordinata all'iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzionedi primo livello;
La mancata presentazione alle convocazioni dei Centri per l’impiego per la verifica mensile della ricerca del lavoro, in assenza di un giustificato motivo, farà scattare la decadenza immediata dal beneficio.
Il contributo economico cessa, inoltre, se il percettore non accetta la prima offerta di lavoro.
Tutti i percettori di Rdc residenti nel Comune debbono essere impiegati in progetti utili alla collettività (PUC).
I beneficiari Rdc sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività:
- per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l'impiego o presso il Servizio sociale del Comune;
- per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.
Le attività messe in campo nell'ambito dei PUC dovranno rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto potrà riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.