Osservatorio del mercato del lavoro
Uno strumento di analisi e monitoraggio del sistema economico-produttivo e occupazionale della Provincia di Como.
L’obiettivo dell'osservatorio del mercato del lavoro è l’analisi delle peculiarità e delle tendenze in atto nel mercato del lavoro locale, delle sue criticità e prospettive, al fine di favorire una progettazione nell'ambito delle politiche formative e del lavoro mirata e concretamente rispondente alle esigenze del territorio.
Report trimestrali:
Analisi congiunturale II trimestre 2024 - ProvCO
Analisi congiunturale I trimestre 2024 - ProvCO
Analisi congiunturale IV trimestre 2023 - ProvCO
Analisi congiunturale III trimestre 2023 - ProvCO
Analisi congiunturale II trimestre 2023 - ProvCO
Analisi congiunturale I trimestre 2023 - ProvCO
Report annuali:
Analisi della condizione occupazionale della popolazione 2024 - ProvCO
Monitoraggio del mercato del lavoro provinciale Anno 2023 - ProvCO
Analisi della condizione occupazionale della popolazione 2023 - ProvCO
Analisi osservatorio MdL IV trimestre 2023
Nel IV trimestre del 2023, le assunzioni in Provincia di Como sono diminuite del 2,7% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Le cessazioni sono aumentate dell’11,1% sullo stesso periodo del 2022.
Tutte le classi di età registrano un saldo netto negativo nel IV trimestre 2023, il saldo più elevato si registra nella fascia 55-64. Si rileva un saldo negativo più elevato per i titoli di studio pari alla scuola dell’obbligo.
L’analisi per settore mostra un elevato turnover nel comparto turistico e nel manifatturiero, sia nel IV trimestre 2023, sia nello stesso periodo del 2022.
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, alla variazione negativa del saldo del IV trimestre 2023 contribuiscono maggiormente, da un punto di vista numerico, i contratti a tempo determinato e i contratti a tempo indeterminato.
Le cessazioni associate alle causali che indicano una possibile vacancy aziendale indicano che il settore manifatturiero è quello che ha “subito” più cessazioni di contratti a tempo indeterminato, e questo potrebbe indicare un potenziale fabbisogno assunzionale a breve termine.
Tra i settori maggiormente coinvolti nella richiesta di personale vi sono il manifatturiero, le attività professionali, scientifiche e tecniche e comparto turistico.
Le figure professionali più ricercate riguardano gli impiegati di ufficio, le professioni non qualificate nelle attività commerciali e nei servizi e gli artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva e dell’edilizia.
Per il rapporto completo scarica il documento allegato.
Analisi osservatorio MdL III trimestre 2023
Nel III trimestre del 2023, le assunzioni in provincia di Como sono diminuite del 9,4% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Le cessazioni sono diminuite dello 2,1% sullo stesso periodo del 2022.
Tutte le classi di età registrano un saldo netto negativo nel III trimestre 2023, il saldo più elevato si registra nella fascia 25-34. Si rileva un saldo negativo più elevato per i titoli di studio pari alla scuola dell’obbligo.
A livello macro-settoriale da segnalare un saldo negativo nel terziario.
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, il saldo negativo delle assunzioni a tempo determinato va in controtendenza rispetto alla variazione positiva del saldo del II trimestre 2023.
Le cessazioni associate alle causali che indicano una possibile vacancy aziendale indicano che il settore manifatturiero è quello che ha “subito” più cessazioni di contratti a tempo indeterminato, e questo potrebbe indicare un potenziale fabbisogno assunzionale a breve termine.
Tra i settori maggiormente coinvolti nella richiesta di personale vi sono il manifatturiero, il commercio, le costruzioni e il noleggio e agenzie di viaggio.
Le figure professionali più ricercate riguardano gli artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed assimilati e gli artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva e dell’edilizia.
Per il rapporto completo scarica il documento allegato.
Analisi osservatorio MdL II trimestre 2023
Nel II trimestre del 2023, le assunzioni in provincia di Como sono diminuite del 6,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Le cessazioni sono diminuite dello 0,7% sullo stesso periodo del 2022.
Tutte le classi di età tranne la fascia 55-64 registrano un saldo netto positivo tra assunzioni e cessazioni. Si rileva un saldo negativo per i titoli di studio più elevati.
A livello macro-settoriale da segnalare un saldo negativo nel secondario.
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, il saldo negativo delle assunzioni a tempo indeterminato va in controtendenza rispetto alla variazione positiva del saldo del II trimestre 2023.
Le cessazioni associate alle causali che indicano una possibile vacancy aziendale indicano che il settore manifatturiero è quello che ha “subito” più cessazioni di contratti a tempo indeterminato, e questo potrebbe indicare un potenziale fabbisogno assunzionale a breve termine.
Tra i settori maggiormente coinvolti nella richiesta di personale vi sono il manifatturiero, le costruzioni, il comparto turistico e il commercio.
Le figure professionali più ricercate riguardano gli artigiani e operai specializzati nell’industria estrattiva e dell’edilizia e i metalmeccanici specializzati ed assimilati, a seguire gli operatori turistici.
Per il rapporto completo scarica il documento allegato.
Analisi della condizione occupazionale della popolazione in provincia di Como 2023
Il bacino d’utenza potenziale del Settore Politiche Attive del Lavoro della Provincia di Como corrisponde all’insieme dei disoccupati e delle forze di lavoro potenziali. Nel 2022, ultimo dato disponibile, la popolazione potenzialmente da raggiungere per la partecipazione alle politiche attive del lavoro è stimata in circa 30 mila persone.
Di queste 30 mila persone, secondo l’INPS, i percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) sono circa 13 mila, mentre i percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) sono stati circa 10 mila, in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Le restanti 6.500 persone residuali rappresentano individui la cui intercettazione da parte del legislatore risulta difficoltosa, in merito all’implementazione di politiche del lavoro (22% circa del bacino d’utenza potenziale dei CPI).
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